I piranha dei grandi fiumi e bacini dell’Amazzonia sudamericana sono i famigerati pesci assassini che attaccano con insaziabile e fulminea voracità qualsiasi essere vivente venga a trovarsi nelle loro acque. Non sono soltanto leggende i racconti di bovini sbranati durante il guado delle mandrie del Rio Negro o del Rio delle Amazzoni. Caratteristica dei pesci piranha, che ne accentua la pericolosa aggressività, è il fatto di vivere in grossi branchi e quindi davvero, in poco tempo, essi sono in grado di ripulire sino alle ossa una vacca intera con i loro triangolari denti aguzzi in duplice fila. I piranha sudamericani appartengono per lo più al genere Serrasalmus, di cui la specie di taglia maggiore, il S. piraya, può raggiungere addirittura il metro e mezzo di lunghezza. Di più agevole allevamento e di maggior pregio estetico, e quindi di interesse in acquariologia, possiamo citare il Serrasalmus nattereri. In acquario i piranha sono abbastanza timidi e tendono a colonizzare la fascia centrale della vasca, che deve essere abbastanza grande (100-150 litri almeno) per un piccolo gruppetto di tre soggetti. È essenziale che i piranha che inseriamo nel nostro acquario siano molto omogenei per dimensioni e vengano collocati nello stesso tempo a dimora per non correre il rischio che il più territoriale o quello di taglia maggiore possa aggredire e mangiare gli altri coinquilini. È forse superfluo dire che è una specie di pesce da allevare da sola, senza altri pesci in vasca, dei quali si nutrirebbe. Essi prediligono acque poco dure, quindi con bassa percentuale di calcare, e acidule come sono quelle ricche di humus, tronchi e vegetazione dei fiumi della sconfinata foresta amazzonica. La temperatura ottimale oscilla da 22 a 28° C. Per ciò che riguarda l’alimentazione consiglio l’impiego di cibo vivo per pesci e diete commerciali specifiche. Una dieta casalinga può utilizzare occasionalmente pezzi di carne bianca o pesce freschi e talora fegato che ha però lo svantaggio di sporcare assai l’acqua. Possono ispirare un certo esotismo, tuttavia non rappresentano una specie di pesce facile da allevare ed è sconsigliabile ai neofiti.
Dott. MARCO GENTILE
MEDICO VETERINARIO
ALBO 1622 Torino