Il tritone è un anfibio salamandridi, appartenenti all’ordine degli Urodeli (come l’Axolotl)
Il tritone che vive in Europa nei laghetti alpini, e costituisce specie protetta perché ormai a rischio di estinzione, è il tritone alpino, scientificamente chiamato Triturus alpestris. Quello che possiamo invece reperire ed acquistare nei negozi come animale grazioso ed insolito da compagnia è il tritone vittato, cioè il Triturus vittatus ophzyticus, originario del Caucaso.
In cattività va mantenuto in un terrario comprendente una zona asciutta con qualche roccia o corteccia come nascondiglio, qualche piantina e substrato di muschio; e di una zona umida costituita da una vaschetta di acqua profonda 10-15 cm. con ghiaia da acquario sul fondo. La temperatura ottimale oscilla dai 16 ai 22°C con escursione notturna minima di 14-15°C. È opportuno un fotoperiodo di circa 14 ore di luce.
La sua alimentazione in natura è costituita da lumache senza guscio, vermi, lombrichi e piccoli insetti. Possiamo nutrirlo con cibi specifici reperibili nei negozi per animali, larve liofilizzate di zanzara ed occasionalmente con qualche pezzettino di carne cruda, bianca e magra.
Il tritone vittato maschio è caratterizzato dall’avere una cresta che si estende longitudinalmente dalla testa al bacino e poi sulla coda, tale da assumere l’ aspetto di un drago. La femmina, in assenza di cresta, è distinguibile anche per un gonfiore presente nell’area cloacale dovuto alla spermateca.
La riproduzione è stimolata da un periodo di 3-6 settimane a temperatura di 10-12°C. Segue l’ovodeposione, una volta sola all’ anno, che dura più settimane per un totale di 200-250 uova.
Per l’allevamento, le uova andranno poi prelevate e sistemate in un’altra vaschetta con acqua a circa 18°C per tre quattro settimane.
Dott. Marco Gentile
Medico Veterinario
Albo 1622 Torino