Esistono due tipi di kumquat (chiamato anche mandarino cinese o fortunella): il kumquat ovale (Fortunella margarita), di origini cinesi, forma piccoli arbusti (fino a 80 cm d’altezza) o alberelli (alti fino a 3 m) compatti, con rami un po’ spinosi. I fiori, che compaiono fra luglio e settembre, sono singoli o riuniti in piccole infiorescenze. I frutti sono piccoli, ovali, con una sottilissima buccia arancione, liscia e ricca di oli essenziali; la polpa è acidula. Il kumquat rotondo (F. japonica) è originario del Giappone. Molto simile al kumquat ovale, ha foglie più piccole; i frutti sono di forma tondeggiante. Giunto in Italia da più di 20 anni, si è diffuso rapidamente grazie alla sua bellezza e alla facilità di manutenzione, oltre che per la bontà dei suoi frutti, che persistono sulla pianta finché non vengono raccolti. Si mangiano interi, con tutta la buccia; sono dotati di proprietà aperitive, digestive e dissetanti.
Ambiente
Nelle zone miti (costa tirrenica e meridionale) prospera anche in piena terra, in un luogo soleggiato e riparato dai venti freddi. Nel Nord Italia va coltivato in vaso, in modo da poterlo avvolgere con teli di plastica o di tessuto non tessuto, o poterlo spostare in ottobre in una stanza fresca e luminosa, dove rimarrà fino ad aprile. Ha maggiore resistenza al freddo (fino a punte di – 6 °C per brevi periodi). Non deve assolutamente svernare in un luogo riscaldato.
Terreno
Il terreno dev’essere leggero (quindi non argilloso) e poco calcareo, fertile e molto ben drenato. In vaso utilizzate il terriccio per agrumi. Il vaso, in plastica o terracotta, deve misurare 28 cm per una pianta alta 40 cm e il rinvaso va effettuato ad anni alterni, in marzo.
Portainnesti
Il portainnesto per il kumquat è l’arancio trifogliato (Poncyrus trifoliata), che garantisce la resistenza al freddo ma anche le dimensioni contenute, indispensabili per la coltivazione in vaso.
Impianto
Per la piantagione in piena terra, vanno scavate buche di 40 x 40 x 40 cm. L’impianto e il rinvaso si effettuano in marzo.
Acqua
In piena terra si annaffia solo nel primo anno dopo l’impianto e, sporadicamente, nelle estati veramente secche. Da marzo a ottobre la pianta in vaso va annaffiata regolarmente, con acqua decalcificata, dopo che il substrato si è ben asciugato; nelle giornate eccessivamente calde irrorate il fogliame con acqua vaporizzata.
Concime
Le piante in piena terra si concimano con stallatico in polvere o pellet a fine inverno. Gli esemplari in vaso vanno nutriti da marzo a settembre con un prodotto specifico per agrumi. Una volta al mese, durante la bella stagione, fornire un preparato apposito per prevenire la clorosi (carenza di ferro), causa di ingiallimento del fogliame.
Forma di allevamento
Va allevato in forma libera: la pianta assumerà spontaneamente una forma contenuta e aggraziata.
Potatura
Gli esemplari adulti si potano solo se necessario per restituire una forma o ridurre l’ingombro.
Innesti
Si innesta con la tecnica della gemma dormiente, in agosto-settembre. Le piante commercializzate in garden center sono pronte e già innestate.
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