In relazione alla scelta dei pesci con i quali vorremo popolare il nostro acquario, dovremo considerare l’opportunità, per il loro maggior benessere, di avere un’acqua dura oppure non dura. Cosa significa?
In altri articoli sull’acquariologia ho già spiegato come l’acqua sia ricca di sali minerali, arrivando ad averne fino a 0,5 g ogni litro. Tuttavia un sale minerale molto variabile nelle sue percentuali disciolte in acqua è il bicarbonato di calcio (non è il bicarbonato di sodio!).
Questo sale oltre al bicarbonato di magnesio si forma quando l’acqua scorre sulle rocce calcaree cioè composte prevalentemente da carbonati.
Il bicarbonato diventa solubile in acqua solo in presenza di una certa quantità di anidride carbonica che noi sappiamo essere prodotta dagli esseri viventi con la respirazione. Pertanto l’anidride carbonica sarà notevolmente presente nei nostri acquari dove, in presenza di rocce calcaree esse potranno rilasciare il bicarbonato ed aumentarne la durezza dell’acqua.
Nell’acquario avverrà una reazione chimica espressa dalla seguente formula:
CaCO3 + H2O + CO2 = Ca(HCO3)2
Un esempio ci fa capire la durezza dell’acqua: quando laviamo lenzuola o bucato in acqua ricca di carbonati essi rimangono rigidi… duri!
L’acqua tropicale dalla quale provengono numerosi nostri pesci da acquario è povera di sali di calcio e di magnesio ed è definita non dura. Per contro l’ acqua marina delle barriere coralline ne è molto ricca ed è utile alla formazione degli scheletri degli invertebrati.
La durezza dell’acqua può essere misurata presso i negozi di acquariologia o tramite kit appositamente preparati, ed a seguito del risultato ottenuto e desiderato si può variare il grado di durezza instillando nell’acqua della vasca dei correttori.
Un sistema empirico e casalingo per far diminuire la durezza dell’acqua, solitamente il problema più comune, è quello di farla bollire per almeno un’ora. Sul fondo della pentola si depositerà una polverina bianca di calcare perduto dall’acqua ammorbiditasi.
Dott. Marco Gentile
Medico Veterinario
Albo 1622 Torino