Gli animali da compagnia possono essere infestati da svariati generi di pulce: Pulex irritans, Ctenocephalides canis, e Ctenocephalides felis o “pulce del gatto”. Quest’ultima rappresenta l’agente infestante di almeno il 90% di gatti e cani perché essa può nutrirsi indifferentemente del sangue di diversi mammiferi quali appunto i carnivori domestici, i conigli, i roditori ed anche l’uomo. Nell’uomo infatti il morso di questa pulce provoca papule pruriginose per lo più sulle gambe e sulle caviglie. I gatti tollerano solitamente di più il morso delle pulci rispetto ai cani, tuttavia una forte presenza sul loro mantello provoca in entrambi forte prurito e conseguenti lesioni cutanee per auto traumatismo.
Come agisce
La pulce adulta salta sull’ospite e qui vi rimane nutrendosi di sangue. Se cadesse a terra potrebbe sopravvivere soltanto per 2-3 giorni. La puntura dell’ ospite avviene circa dopo mezz’ora dall’infestazione, e la moltiplicazione della pulce inizia dopo circa 48 ore dal primo pasto di sangue. Ogni femmina depone fino a 50 uova al giorno per un ciclo di anche tre mesi. Le uova, di circa mezzo millimetro, ovali e bianche trasparenti, cadono dal pelo dell’ animale durante il movimento o mentre questi si alza o si adagia nella cuccia. Dopo un paio di giorni le uova schiudono e ne fuoriescono larve di 2-3 millimetri di lunghezza che iniziano a nutrirsi con i detriti organici dell’ ambiente e con le feci di sangue digerito delle pulci adulte stesse. Susseguono tre stadi larvali per una decina di giorni,in cui gli insetti, avvolti da un bozzolo sono insensibili agli antiparassitari. La temperatura ottimale di sviluppo va da 22° a 30°C, con umidità ottimale dell’80%. In inverno la temperatura esterna di 0°C uccide le larve, invece la pulce adulta sopravvive tutto l’anno sull’ospite. L’esplosione demografica delle pulci avviene pertanto in primavera.
I sintomi
Vari segni clinici denotano l’infestazione da pulci sui nostri animali. Tutti sviluppano irritazione cutanea con pustole rosse e prurito; il cane si gratta, si lecca e si morde nell’intento di catturare ed ingerire alcune pulci. Molto abili in questo sono i gatti: in essi dopo l’ ingestione di pulci si può sviluppare una verminosi intestinale sostenuta dal Dypilidium ossia la tenia. Spesso infatti la pulce contiene al suo interno delle uova di tenia che, ingerita, veicola nell’intestino del gatto, nel quale si svilupperà appunto il verme.
La DAP (Dermatite Allergica da Pulce) è scatenata da fattori individuali di ipersensibilità al morso ed alla saliva delle pulci e consiste in una massiccia reazione allergica con forte prurito, auto traumatismo ed arrossamento cutaneo. Nel cane questi sintomi sono rilevabili soprattutto nell’area lombo-sacrale del dorso, dove spesso compare una seborrea (forfora grassa o a scaglie) caratterizzata da odore di burro rancido che appiccica fra loro i peli a ciuffetti. Nel gatto invece la localizzazione di croste e papule è intorno al collo, mentre a seguito dell’ossessivo lambimento ci sarà perdita di pelo su addome, arti e fianchi.
Diagnosi e prevenzione
La diagnosi di infestazione da pulci si fa scovando la pulce adulta che corre e salta sulla cute alla base dei peli, oppure repertando le feci delle pulci: cioè dei puntini marroni scuri come polvere di caffè macinato che, se vengono inumidite su un foglio di carta bianca lasciano un alone rossastro tipico del sangue coagulato che si scioglie.
La protezione dalle pulci deve prevedere un’azione repellente sull’animale ed un’ azione distruttiva sulle larve ambientali. Le pulci devono essere uccise entro le 48 ore dall’aggressione dell’animale, cioè prima che possano riprodursi. La maggior parte degli insetticidi in commercio è formulata in spray o in liquido “spot on” ossia da applicare sulla cute, in uno o più punti, una volta al mese per almeno sei- sette mesi dalla primavera all’autunno inoltrato. Dopo l’applicazione dello “spot on” è essenziale non lavare il nostro animale per le prime 24 ore affinché il prodotto venga assorbito dal derma e distribuito sull’intero mantello. Per i cani sono disponibili collarini a lento rilascio che garantiscono un’efficacia per 4-6 mesi. Molti prodotti inoltre sterilizzano le pulci adulti di modo che, cadessero gli adulti nell’ambiente, non possano più ovo deporre. Per gli ambienti inoltre esistono bombolette e diffusori a disinfestazione volumetrica, da attivare previo allontanamento dei gatti e dei cani presenti in casa.
Dott. Marco GENTILE
Medico Veterinario
Albo 1622 TORINO
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