La siepe uno schermo vegetale

La siepe uno schermo vegetale

La siepe, che circondi una casa o segni il mezzo di una strada piena di traffico, è ciò che gli urbanisti più sensibili chiamano “arteria vitale del paesaggio”; si tratta di una struttura stratificata che offre habitat diversi. Nelle siepi classiche in giardino, infatti, si può individuare uno strato erbaceo composto da erbe e fiori che crescono ai piedi o sotto la siepe; può trattarsi anche solo di piccole bulbose o di piantine tappezzanti che provvedono a coprire il suolo, migliorando esteticamente la zona fra la siepe e il prato o la pavimentazione vicina. Il secondo livello è quello composto dagli arbusti decidui o sempreverdi, più o meno spinosi (requisito importante quando la siepe assume un ruolo difensivo nei confronti di uomini e animali). Infine ci può essere un livello arboreo, utile quando c’è spazio a sufficienza, per ottenere una barriera vegetale molto protettiva.

Stop al vento e al rumore

Un giardino soggetto a raffiche di vento può vedere ridotta la forza delle brezze fino al 60% grazie alla presenza di una siepe folta e alta, con il vantaggio di contenere la disidratazione delle piante in esso coltivate. Inoltre, la minore ventosità comporta la possibilità di preservare meglio la fertilità naturale del terreno, evitando che la brezza si porti via le particelle di humus dalla superficie del terreno. Un effetto importante della siepe è infatti la protezione del terreno dall’erosione. Nei giardini su pendio la presenza di arbusti aiuta a evitare che il terreno diventi franoso; le radici che affondano nel suolo consentono all’acqua di penetrarvi, mantenendolo vivo e fertile. Inoltre, il verde provvede a disperdere le onde sonore e ad attutire l’effetto del rumore. Polvere e sostanze inquinanti sono trattenute; periodicamente, un lavaggio del fogliame con il tubo da irrigazione provvederà ad asportare la polvere e le tracce di smog urbano.

Difendere la privacy

Le piante ci aiutano anche in questo, proteggendo il nostro mondo privato dagli sguardi altrui e offrendo così più intimità. Per questo obiettivo viene spontaneo pensare a piante sempreverdi, ma è meglio non trascurare il fatto che, in inverno, porteranno via luce e potrebbero sembrare un po’ tetre e oppressive. Una scelta intermedia: la siepe mista naturale, con arbusti in parte sempreverdi
e in parte decidui, con fiori e bacche in momenti diversi dell’anno. Questo tipo di barriera verde è molto interessante in tutte le stagioni; il rumore delle foglie mosse dal vento e la presenza di uccellini, attirati dalle bacche, crea inoltre un’atmosfera molto piacevole.

E in terrazzo?

Molti tipi di siepe sono utilizzabili anche in vaso, a condizione che il contenitore sia adeguato. Per una lunga vita e un rapido sviluppo è consigliabile utilizzare cassette in plastica o legno (da evitare il cotto e i materiali cementizi, molto pesanti; conviene comunque verificare la portata del pavimento); la lunghezza può essere dagli 80 cm in su, la profondità ideale è superiore ai 50 cm.
Non è difficile trovare siepi in vaso pronte, ossia già coltivate in modo da ottenere una struttura vegetale alta e stretta, poco ingombrante.

Schermi con piante rampicanti

Un’alternativa salvaspazio, sia in giardino che in vasi e cassette di buona profondità, è quella offerta da piante a sviluppo verticale, da far salire su pannelli grigliati metallici, in legno o bambù. La gamma è vasta, dalle rose al glicine (impegnativo!), dalla buganvillea alle viti americana e canadese, splendide in autunno. Se il balcone è piccolo, un pannello alla ringhiera, coperto con annuali come ipomea, convolvolo, nasturzio rampicante, pisello da fiore o il robusto falso gelsomino, che vive per decenni, potrà essere una soluzione poco ingombrante e ricca di bellezza

Siepe Express? Ecco le soluzioni!

Leylandii. Rapidità da record: forma uno schermo compatto, ma se viene potato troppo spesso o trascurato in quanto a irrigazioni e concimazioni, vivrà solo per due-tre decenni e si spoglia alla base. Adatto per formare barriere verdi alte o medie, dai due metri in su.
Bambù. Tra le molte specie e varietà si può scegliere la Fargesia murieliae “Simba” che cresce fino a due metri o poco più ed è molto folta, ma attenzione: tende ad allargarsi e a crescere occupando spazi delle eventuali piante vicine; conviene quindi collocare una barriera, per esempio una lastra metallica interrata di almeno 40-50 cm (e spesso non basta!). Coltivabile anche
in vasi molto profondi.
Piracanta. Pianta robustissima con bella fioritura bianca e spettacolari bacche arancioni che durano per tutto l’inverno, molto spinosa, per siepi compatte e difensive. Crescita rapida: occorre potare due o tre volte all’anno se si vuole conservare una forma definita e compatta.
Eleagno. Come la photinia, è davvero resistente e di crescita piuttosto veloce. In autunno produce piccoli fiori quasi invisibili ma molto profumati. La varietà “Limelight” ha splendide foglie variegate in giallo. Resiste bene alla salsedine, al caldo intenso e al gelo invernale; non soggetto a infestazioni di insetti
Photinia. Buona scelta a bassa manutenzione: non si ammala quasi mai e non è soggetta a insetti. In primavera le nuove foglie sono rosse, poi appaiono ombrelle di fiori bianchi. Resiste al
caldo e al gelo, allo smog e alle cure distratte e occasionali.
Alloro. Re del clima mediterraneo, è ottimo anche per l’area della Pianura Padana e dei laghi prealpini; non resiste a freddi molto intensi e prolungati. Si sviluppa rapidamente e può essere mantenuto potato in forma compatta.