Le alghe dell’acquario, importanti o fastidiose? Le alghe come le piante sono deputate allo svolgimento della fotosintesi clorofilliana, quindi intervengono nel funzionamento dell’ acquario arricchendolo di ossigeno. Però mentre le piante vengono da noi scelte ed hanno una piacevole funzione decorativa, le alghe compaiono spontaneamente, crescono parecchio e spesso diventano ospiti noiose, ricoprendo le rocce, i vetri stessi dell’ acquario, il fondale e le piante.
Inoltre, se è vero che sono utili in quanto producono ossigeno, è pure vero che morendo vanno in decomposizione. I batteri deputati alla loro decomposizione organica lavorano in presenza di ossigeno e ne consumano una considerevole quantità per cui l’ acquario ad un certo punto si trova in una condizione di asfissia.
Quando le alghe ricoprono la pagina delle foglie inoltre, schermano la luce ed impediscono alle piante di svolgere la fotosintesi. Ne risulterà un deperimento della pianta, essa morirà e si innescherà il processo di putrefazione batterica suddetto che sottrae molto ossigeno all’ acqua.
Quindi le alghe sono importanti ma devono essere limitate e non diventare antiestetiche o addirittura nocive.
La loro eccessiva proliferazione dipende essenzialmente da due fattori: le troppe ore di luce e l’ abbondanza di detriti alimentari dovuti ad un eccesso di cibo somministrato ai pesci.
Le ore di illuminazione artificiale di un acquario possono giustamente essere 6-8, inoltre la vasca non andrà posizionata di fronte alle finestre attraverso le quali filtrerebbe la luce solare.
Ci sono poi sistemi chimici per ridurre le alghe aggiungendo all’ acqua alghicidi in proporzione al volume dell’ acquario. Ma preferiamo consigliarvi sistemi più naturali per eliminarle o contenerle: introdurre cioè dei gasteropodi ghiotti di alghe, piccole chioccioline, belle anche a vedersi, che con la loro azione ripuliranno i vetri, le rocce, gli arredamenti della vasca ed il fondale.
Dott. Marco Gentile, Medico veterinario, Albo 1622 Torino