Gli ortaggi coltivati nell’orto e in vaso si mantengono più sani e generosi scegliendo gli accostamenti migliori fra quelli “amici”, che gradiscono vivere vicini.
L’amicizia è un sentimento umano. Ma molti di noi lo hanno visto manifestarsi anche fra gli animali: cani e gatti che diventano amici, e altre situazioni a volte sorprendenti, come quelle che accadono a volte persino fra gatti e pulcini. E anche le piante esprimono a modo loro qualcosa che nel vocabolario umano può essere definito “amicizia”, molto evidente soprattutto negli ortaggi.
Un rapporto reciprocamente positivo
In realtà, ciò che vediamo come amicizia è frutto di affinità o incompatibilità, causata da fattori specifici: le essenze sprigionate dalle radici o dal fogliame, l’ombra proiettata sugli ortaggi vicini (a volte utile, altre volte dannosa). E ancora: spazio e dimensione, capacità di proteggere da certi parassiti… Da secoli, comunque, gli orticoltori si tramandano esperienze che includono le buone o cattive compagnie fra i diversi tipi di verdure: oggi anche la scienza ci conferma che la vicinanza di alcuni ortaggi aumenta la velocità dello sviluppo, le dimensioni e la qualità dei frutti, con risultati positivi per entrambi i partner.
Coppie che funzionano bene nell’orto estivo
Chi ha provato a piantare patate o finocchi ai piedi o molto vicini ai pomodori avrà notato che i risultati erano scadenti. Invece lattughe, aglio, cipolle, prezzemolo e carote sembrano andare molto d’accordo con tutte le varietà di pomodoro. L’esperienza e la tradizione vogliono che la melanzana sia un ortaggio di buon carattere che va particolarmente d’accordo con i fagioli, e che, curiosamente, accetta anche tutti gli altri ortaggi. Viceversa, fagioli e fagiolini sono più esigenti in fatto di compagnia: vicino a questi legumi non bisogna collocare cipolle, bietole, finocchi e aglio, e lo stesso vale per i piselli. Ottima invece la compagnia di angurie e meloni. Le bietole da costa e da foglia gradiscono vivere vicino a carote, broccoli e ravanelli; le lattughe sono amichevoli con gran parte degli ortaggi, ma meglio evitare la vicinanza di prezzemolo e sedano.
L’amicizia fra ortaggi nell’orto sinergico
Se siete affascinati dall’idea della coltivazione sinergica, che sfrutta la forza della natura e le sue sinergie per ottenere raccolti assolutamente biologici e sostenibili, dovrete sicuramente mettere in campo tutte le buone consociazioni fra ortaggi e anche fra fiori e verdure: i tagete vicino ai pomodori aiutano a combattere i parassiti; la calendula si sposa bene con le lattughe e con i legumi; la zucca trova aiuto nei nasturzi; le erbe aromatiche da fiore, come il timo, si adattano bene a quasi tutti gli ortaggi. Da evitare la vicinanza di ortaggi della stessa famiglia botanica, anche perché attirano gli stessi parassiti e possono moltiplicare le infestazioni. Inoltre è importante affiancare ortaggi a crescita lenta a ortaggi a crescita rapida, per sfruttare al meglio lo spazio e ottenere un orto generoso nel lungo termine.
La rotazione: una successione corretta per mantenere la naturale fertilità del suolo
Oltre alla consociazione, l’altra regola base nell’orto, in vaso o in piena terra, è quella di non coltivare mai le stesse piante per due anni di seguito nello stesso pezzo di terreno. Lo scopo è di evitare il consumo di minerali presenti nel suolo fino al loro azzeramento e ridurre i rischi di malattie e parassiti. Questa regola vale per tutte le piante della stessa famiglia botanica.
In inverno occorre disegnare una piantina dell’orto da realizzare in primavera, distribuendo gli ortaggi nelle parcelle in base alla rotazione delle colture negli anni. In genere il ciclo completo della rotazione è su tre anni (c’è anche chi lo fa su 4 anni).
Nel ciclo triennale lo spazio va suddiviso in tre settori, su ciascuno dei quali ruotare un anno dopo l’altro le tre categorie di piante in base al consumo di fattori nutritivi: debole (legumi, che rilasciano azoto nel suolo), medio (ortaggi da foglia) e forte (piante da radice e da frutto).
Nel secondo anno, la zona dove crescevano le piante forti consumatrici va assegnata alle medie, e quella delle medie alle deboli, e così via negli anni, in un ciclo virtuoso che protegge la fertilità.
IL CONSIGLIO
L’importanza delle aromatiche
- Un’amicizia speciale è quella che lega le aromatiche agli ortaggi e frutti. L’erba cipollina allontana gli insetti dalle piante di fragola; l’odore delle foglie del pomodoro è sgradito alla farfalla cavolaia e quindi aiuta a proteggere cavoli e cavolfiori; aglio e cipolla difendono le carote dalla mosca che le può danneggiare gravemente.
- Santoreggia, rosmarino e salvia sono amici di tutte le piante, ma mai mettere vicini salvia e rosmarino: non si amano e non daranno mai un buon risultato, né in terra né in vaso.
- Conservate le aromatiche in salute concimandole ogni 15 giorni con un prodotto biologico liquido per aromatiche; se le coltivate in vaso, preferite un substrato biologico per aromatiche e officinali, la cui consistenza consente il drenaggio necessario a queste piante che non amano avere le radici in terreni che restano umidi a lungo.