Le nuove varietà di ortaggi nascono quasi sempre da un percorso di recupero di sapori e colori perduti, rinnovando la varietà attraverso il miglioramento genetico. Non si tratta di elaborazioni OGM bensì di un lavoro di ibridazione e selezione che richiede una grande professionalità.
È in questo modo che arrivano nuove varietà con legame con il passato: è ciò che è successo con l’anguria gialla, nata in Giappone da un ceppo genetico molto antico, ha un ricco contenuto vitaminico. I semi vanno distanziati tra loro di 3-4 volte il loro diametro. “Luteo F1” è una nuova varietà di anguria gialla con frutti medio-piccoli e molto dolci.
Anche il cavolfiore giallo ha una storia analoga; ottenuto inizialmente da una mutazione genetica naturale, è particolarmente ricco di betacarotene, un precursore della vitamina A, efficace antiossidante che previene i danni da invecchiamento dell’organismo e le malattie degenerative. “Dorleac F1” è una nuova varietà di cavolfiore giallo-arancio da coltivare per la raccolta autunnale; si tratta di una pianta di buon vigore, più affidabile rispetto a molte varietà simili presenti sul mercato. È buono anche crudo in insalata e ha un contenuto di betacarotene di oltre 20 volte superiore ai cavolfiori bianchi.
La ricerca di nuove varietà risponde a un’esigenza commerciale, che a sua volta è influenzata dalle tendenze del mercato e della società. Per la selezione varietale di ortaggi occorre molto tempo: il processo, che inizia con la selezione di piante con proprietà ottimali e termina con il raggiungimento della nuova varietà, richiede come minimo sei anni. Per questo, gli specialisti del settore indagano i trend per capire quali ortaggi, di che tipo e con quali caratteristiche, saranno richiesti tra 6-12 anni.
Quale gusto, forma, grandezza e per quale consumazione? Quali resistenze, quali metodi di coltivazione e condizioni climatiche? Prima che una varietà arrivi sul mercato nazionale e internazionale viene sottoposta a test in diverse condizioni di coltivazione e di clima, allo scopo di verificarne le reazioni, i punti deboli e di forza. Solo le varietà che superano i test al meglio passano il turno e diventano bustine pronte per l’amatore o piantine da trapiantare nell’orto di casa.