Le Orchidee Miltonia e Miltoniopsis

Le Orchidee Miltonia e Miltoniopsis

Le orchidee Miltonia, sono piante epifite provenienti dall’America del sud e distinte in due famiglie: le Miltoniopsis, originarie delle Ande e progenitrici degli ibridi “orchidea-pansè”, così chiamate per la somiglianza con le viole del pensiero, e Miltonia, originarie del Brasile. Come riconoscerle? Le Miltoniopsis hanno grandi fiori profumati che vanno dal bianco al fucsia con macchie centrali color cremisi, le Miltonia invece, sfoggiano generalmente fiori a stella, di colore verdastro, con macchie nei toni del cioccolato o porpora.

COLTIVAZIONE
Entrambe le tipologie prediligono esposizioni non troppo luminose. In casa, l’ideale sarebbe trovare una posizione nei pressi di una finestra esposta a ovest o a est. La luce deve comunque sempre essere filtrata da una tenda, specialmente da metà primavera a fine settembre. In estate si possono tenere in giardino o sul terrazzo di casa, in un luogo ombreggiato, lontano dai raggi del sole che potrebbe scottarle. La temperatura ideale di crescita per le miltonie si aggira intorno ai 18°/20°C, mentre le miltoniopsis possono resistere anche a temperature leggermente più basse mai sotto i 10°C. Per quanto riguarda il terriccio, utilizzare un prodotto idoneo alle epifite costituito da materiali come corteccia e fibre che soddisfano l’esigenza di avere le radici ben arieggiate, umide e in grado di assorbire i nutrienti. Difficilmente si ammalano, al più possono essere attaccate da afidi, cocciniglie e ragnetto rosso.

FIORITURA
Nel loro ambiente di origine, ad altitudini comprese tra 300 a 2500 mt, dove crescono abbarbicate alle cime degli alberi, fioriscono quasi sempre in primavera. Lo stelo viene emesso dall’ascella fogliare e può portare da 3 a 10 fiori molto grandi, colorati ed estremamente profumati. I floricoltori hanno ottenuto negli anni un gran numero di ibridi commerciali molto prolifici, dotati di corolle grandissime, profumate e in un’infinità di colori, in più  risultano molto semplici da coltivare. Un segreto per farla rifiorire? Tenetela all’aperto sino all’inizio dell’autunno quando le temperature notturne si sono abbassate a circa 10°C. Il fresco le stimolerà la successiva fioritura.

ACQUA
Per regolarsi sul fabbisogno, si devono tenere presenti due parametri: luce e acqua. Quando aumenta la prima, deve aumentare anche la seconda. Le foglie ce lo comunicano: se risultano prostrate verso il basso, abbiamo dato troppa acqua, se invece la punta si arriccia siamo stati scarsi! Bagnare per immersione del vaso in acqua senza coinvolgere l’ascella fogliare. Nelle nostre case non è semplice simulare un angolo di foresta pluviale… ma possiamo provarci posando il vaso su un sottovaso con dell’argilla espansa immersa nell’acqua. In questo modo le radici non entrano in contatto con l’acqua e l’evaporazione garantirà un ambiente più umido.  Gli esemplari coltivati su zattera (pezzi di corteccia di mangrovia a cui si aggrappano le radici) necessitano interventi frequenti, tramite spruzzatori. Per tutti, usiamo sempre acqua demineralizzata o al limite piovana.

DIFFICOLTA’
Media

SCHEDA SINTETICA

Famiglia: Orchidaceae
Origine: America del sud
Tipo di pianta: epifita
Genere: Orchidaceae
Dimensioni: circa 50 cm
Terreno: Bark, fibre di cocco e palma, torba
Temperatura: Miltonia circa 25°C – Miltoniopsis mai sotto i 10°C
Esposizione: luminosa, no ai raggi del sole
Concime: ogni 2 settimane con prodotti per orchidee
Umidità ambientale: mai sotto il 70%
Rinvaso: se serve, a fine inverno

Articolo realizzato in collaborazione con Silvia Magnano

 

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