Le piante adatte per l’idrocoltura non sono poche, ma non tutte si prestano a questo tipo di coltivazione. Per i meno esperti e per chi si avvicina per la prima volta all’idrocoltura, è consigliato cominciare con le talee radicate direttamente in acqua piuttosto che utilizzare piante coltivate in terra: si adattano più facilmente al substrato di argilla. Tra le piante verdi, quelle più indicate per questo metodo di coltivazione sono la Calathea, il Pothos, il Ficus, il Philodendron, la Tradescanzia e la Dracaena. Anthurium e Spathiphyllum sono invece le piante da fiore più consigliate per l’idrocoltura. Tra le aromatiche, infine, la più indicata è il Rosmarino, specialmente se si parte dalla talea.
CONSIGLI E CURE
Le piante coltivate col metodo dell’idrocoltura richiedono poche e semplici cure, ma è bene tenere a mente alcune raccomandazioni per garantire una crescita rigogliosa. Non è necessario irrigare spesso, ma è bene aggiungere acqua solo dopo 3 o 4 giorni da quando l’indicatore ha raggiunto il livello minimo. In condizioni normali è sufficiente aggiungere acqua – sempre a temperatura ambiente – fino a che l’indicatore raggiunge una posizione intermedia.
Sarà bene invece riempire il vaso al massimo in caso di lunghe assenze o se la pianta è collocata in una posizione particolarmente luminosa. Ogni 6 mesi circa, in primavera e in estate, è buona norma sostituire completamente l’acqua.
In questa occasione è bene lavare con acqua tiepida le radici e i granuli di argilla, per rimuovere residui e impurità, e procedere a un’accurata pulizia della pianta per eliminare foglie e radici danneggiate. Infine, è importante ricordarsi di aggiungere la soluzione nutritiva solo quando il livello dell’acqua è al minimo, secondo il dosaggio consigliato sulla confezione.
Il fertilizzante può essere versato nel vaso prima di aggiungere l’acqua, in modo che la soluzione penetri meglio e sia più facilmente assimilata dalla pianta.