Il coniglio è un mammifero erbivoro, pressapoco come i grandi erbivori che conosciamo: i bovini, i cavalli.
E comunque esso può maggiormente essere paragonato ad un cavallino in miniatura, per quanto riguarda il suo sistema digerente perché, mentre una mucca possiede ben quattro stomaci per la digestione del foraggio di cui si alimenta, il coniglio, come gli equini, ne possiede uno soltanto.
Il bovino mangia l’erba e la immagazzina nel rumine, un’ anticamera dello stomaco, dal quale la richiamerà in bocca con la ruminazione per sminuzzarla e digerirla completamente. Il coniglio invece non ha un magazzino di sosta per l’erba che ingerisce; essa transita dopo una grossolana masticazione lungo l’intestino accumulandosi e fermentando in una camera a fondo cieco dell’ intestino: il cieco, appunto.
Per permettere un secondo passaggio nel tubo digerente al cibo, solo parzialmente digerito, il coniglio preleva, specie nella notte quando molto tranquillo, direttamente dal proprio ano, il cecotrofo: letteralmente ciò che, parzialmente assorbito dall’intestino cieco, non è escremento, ma può ancora nutrirlo!
Per il corretto transito intestinale è perciò essenziale somministrare tutti i giorni del buon fieno di prato polifita che facilmente troverete nei negozi di animali. Ma porrete attenzione a non somministrare ai nostri conigli troppo frutta e verdura fredde o eccessivamente bagnate. Questo solo per evitare noiose coliti che possono interrompere la cosiddetta coprofagia, cioè il perfetto meccanismo nutrizionale del nostro coniglietto.
DR.MARCO GENTILE MEDICO VETERINARIO ALBO 1622 Torino A
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