Nel cuore dell’estate il caldo e l’afa riducono drasticamente le energie: occorre orientarsi al lazy gardening, il “giardinaggio pigro”, una scelta di piante e di metodi che uniscono virtuosamente la scarsità di cure alla bellezza, al consumo di poca acqua e alla resilienza per affrontare al meglio il clima che cambia… Anche nell’orto!
Una “sana” pigrizia estiva è necessaria non solo perché con il caldo il nostro organismo reagisce con un risparmio di energie, ma anche per riposare il corpo e la mente, accumulando nuove forze per affrontare al meglio l’autunno che ora sembra ancora, per fortuna, lontanissimo. E quindi è bene pensare al lazy gardening, il giardinaggio pigro: un modo per affrontare la cura del verde unendo virtuosamente il rispetto per la natura con una drastica riduzione di impegno, sforzi, risorse psicofisiche. Il lazy gardening è un approccio che mira a minimizzare lavoro e consumi con una parola chiave: efficienza. Essere pigri nella cura del verde è solo un altro modo per dire che stiamo diventando più efficienti: meno tempo speso per i lavori “rompischiena” e più tempo per godersi lo spazio esterno senza rinunciare a ottenere fiori, frutti, ortaggi. Ecco alcune delle regole che aiutano a mettere in pratica questi principi, che in fin dei conti puntano soprattutto a rispettare la natura, i suoi ritmi, la sua biodiversità.
- In terrazzo e giardino, privilegiare le piante a bassa manutenzione e basso consumo idrico. Alcune, tra le tante, che sono in fiore anche quando l’estate è caldissima: ibisco, portulaca, plumbago, passiflora, bignonia, buddleja, gazania, dipladenia, solanum a fiori bianchi o lilla…
- Investire la cifra (modesta) necessaria per un buon impianto di irrigazione: perché consente di risparmiare lavoro e minimizzare i consumi idrici.
- Non sottovalutare l’importanza della pacciamatura (protezione del terreno con corteccia sminuzzata) anche per vasi e vasche in terrazzo. Se sotto la corteccia c’è un telo pacciamante, si riduce ulteriormente anche lo sviluppo di infestanti.
- Non accanirsi nel cercare un prato “perfetto”, delicato ed esigente; oltre ai tipi di prato rustici e poco delicati si può pensare a superfici verdi diverse (trifoglio nano, dicondra…)
- Utilizzare le piante aromatiche non solo per l’uso in cucina ma anche per la bellezza, il profumo, le scarse esigenze e l’enorme varietà disponibile. Del solo, comunissimo basilico ce ne sono tanti tipi, anche a foglia rossa o a portamento “a cuscino” come il basilico greco. I vantaggi? Le aromatiche resistono al caldo, chiedono poche attenzioni, attirano le api, profumano l’aria oltre che i piatti, sono utili per la salute e allontanano le zanzare!
- Creare fascino e bellezza con piante grasse come i vari tipi di cactus, le aloe, le agavi e tante altre, tra cui quelle che fioriscono in estate (come i vari tipi di mesembriantemo). Alcuni tipi di sedum e di semprevivi, che formano rosette elegantissime e fioriscono in estate, resistono bene anche al gelo intenso. Naturalmente, i vantaggi sono chiari: pochissima acqua, estetica chic e cure quasi zero.
- Orto estivo? Sì, ma con le verdure “pigre” che fanno quasi tutto da sole: pomodori ciliegino e datterino, zucche (anche quelle rampicanti, che danno frutti fino a ottobre-novembre), zucchine, peperoncini, bietole… E nel frattempo, piantare quelle che verranno pronte in autunno con minimo impegno: cavoli, rapanelli, porri, cipolle, aglio…Anche nell’orto, pacciamatura e impianto a goccia sono le chiavi per rimanere nell’approccio della pigrizia efficiente. Attenzione, le zucchine non devono essere bagnate sul fogliame: meglio scavare un solco intorno a ogni pianta e innaffiare al piede. Raccogliere prontamente le zucchine ormai quasi mature significa incentivare la pianta a produrne altre.
- Biodiversità: perché uno spazio verde ricco di natura, insetti e fauna selvatica si auto-aiuta a mantenersi costantemente vario, diverso nel fluire delle stagioni, capace di regalarci bellezza senza chiedere costanti attenzioni. Piante selvatiche come malva, achillea, cicoria, silene e tante altre si possono unire a fioriture estive perfette per chi ama la pigrizia: una per tutti, la lavanda, che regalerà il suo profumo mentre, stesi in un angolo all’ombra, aspettiamo che il sole tramonti per fare un bel barbecue.
E visto che il lazy gardening vi è interessato, volete approfondire anche un’altro tema, molto inerente? Lo Slow Gardening…