Il periodo autunnale non segna la fine dei raccolti nell’orto. Spesso la stagione più povera di raccolti è invece l’inizio della primavera, dalla fine dell’inverno ad aprile, soprattutto nelle zone dove l’inverno è rigido.
In autunno e fino a dicembre molte verdure come la zucca, bietole, broccoli, e cavoli, carote, porro e molte altre ancora, possono ancora crescere nel clima ragionevolmente mite del territorio italiano; bastano pochi accorgimenti (una piccola serra, un tunnel sull’orto…) per prolungare il raccolto degli ortaggi autunnali e ottenere primizie a fine inverno, piantando e seminando a partire da adesso e da gennaio in poi.
Approfittate dell’autunno anche per risistemare l’orto cambiandone il disegno e l’impostazione e per organizzare al meglio l’orto in terrazzo; svuotate i contenitori che hanno avuto ortaggi in estate ed eliminate il terriccio, che va sostituito integralmente nei vasi medi e piccoli.
Gli ortaggi autunnali e invernali sono una grande risorsa per cucinare piatti saporiti e ricchi di fattori nutritivi; il freddo contribuisce a migliorare le caratteristiche di alcune verdure che in estate non crescono bene a causa del caldo eccessivo e del terreno che si scalda e si inaridisce rapidamente.
Non dimenticate anche gli ortaggi da radice, come il sedano rapa: si conserva a lungo e si utilizza per zuppe, creme, risotti e contorni. La rapa (barbabietola) rossa è ricca di sali minerali, antiossidanti e di vitamina C.
I topinambur, tipici della cucina piemontese, sono tuberi che ricordano le patate ma hanno un indice glicemico più basso. A differenza delle patate i topinambur si possono utilizzare anche crudi.