Avete sempre fretta e vorreste ortaggi che crescono davvero a vista d’occhio? Per la cura del vostro orto, in terra o in vaso, avete a disposizione sempre pochi minuti? Ecco le soluzioni per un orto primaverile “a pronto effetto”.
La fretta è il codice della vita contemporanea, nella quale si sommano gli impegni familiari e professionali. Tutto deve essere rapido, frenetico, subito pronto. La a cura dell’orto, anche in terrazzo e balcone, aiuta a ritrovare ritmi diversi e più naturali ed educa alla pazienza, ma dobbiamo misurarci con la realtà… Razionalizzando al meglio il tempo da dedicare ai lavori di cura degli ortaggi, si ottiene un valore importante: più tempo a disposizione per osservare le piante e magari per sedersi all’aperto, leggendo immersi nel verde o conversando con la famiglia e gli amici. Un raro privilegio da riscoprire e proteggere.
In poco tempo… ma senza frettaSe avete sempre poco tempo e poca pazienza ci sono soluzioni che consentono comunque di avere un bell’orto, ma con qualche attenzione necessaria. Il lavoro frettoloso è infatti un rischio sotto molti punti di vista, a partire dal più importante, quello della sicurezza. Ridurre i tempi non significa operare in modo approssimativo, bensì razionalizzare il lavoro. Lavorare frettolosamente aumenta i rischi di ferirsi inavvertitamente con gli attrezzi o di danneggiare le piante. L’obiettivo da tutelare è quello di ridurre i tempi, imponendosi di evitare operazioni sbrigative. Se non ci sono le condizioni necessarie, conviene rimandare i lavori a un momento in cui sia possibile intraprendere e concludere l’operazione senza eccessiva fretta.
Un orto express
Pochi minuti disponibili per l’orto? Le soluzioni ci sono; con un po’ di organizzazione, gli attrezzi giusti e la scelta di ortaggi robusti e poco esigenti, avrete comunque soddisfazioni dalle vostre verdire. E poi, rubare qualche minuto ad altri impegni è un fatto importante: l’orto aiuta a combattere lo stress, ci riporta a contatto con la natura e ci regala il piacere di portare in tavola cibi genuini e a chilometri zero. Se la pazienza non è la vostra dote principale, create le condizioni per ottenere ortaggi in breve tempo. Per arrivare a questo risultato occorre la combinazione di tre fattori: un terriccio ottimo e fertile, un corretto sistema di irrigazione e una scelta di ortaggi a sviluppo rapido.
Ortaggi velocissimi
Per soddisfare il piacere di raccogliere in tempi brevi ci sono diverse possibilità, tenendo conto del fatto che i tempi di maturazione degli ortaggi sono correlati alla varietà e all’andamento climatico. Se volete raccogliere a tempo di record scegliete gli ortaggi in vaschetta o in vasetto (recuperate minimo 30-40 giorni rispetto allo stesso ortaggio ottenuto da semina) e, ove possibile, preferite le varietà innestate (pomodori, melanzane, cetrioli, meloni, angurie…). Costano decisamente di più ma lo sviluppo è rapido e generoso, con minore sensibilità alle malattie.
Campioni di rapidità
I veri campioni di rapidità, ideali anche per l’orto dei bambini (che sono naturalmente molto impazienti di vedere l’esito del loro impegno) sono la valerianella o soncino, che cresce da seme con una rapidità sconcertante (nel giro di 30 giorni potete portarla in tavola) e la rucola, ideale in vasi e cassette. Anche le lattughe da taglio come Lollo, Gentilina e Foglia di quercia sono super veloci: quest’ultima si comincia a raccogliere come lattughino da taglio dopo solo 10-15 giorni dal trapianto. Da non trascurare la possibilità di acquistare qualche vasetto di pomodorini “pronto effetto” già con i frutti… subito pronti. Anche le erbe aromatiche sono ideali per gli impazienti: mentre si aspetta lo sviluppo estivo è già possibile staccare e utilizzare qualche foglia in cucina e per le tisane. Nel giro di 40-50 giorni dal trapianto si possono già portare in tavola altri tipi di ortaggi, se le condizioni climatiche sono idonee (sole e clima decisamente mite: spinaci, cime di rapa, “barba dei frati”, rapanelli (30-40 giorni), fagiolini, bietoline da foglia.
Pronti in meno di 60 giorni
In meno di due mesi si raccolgono fagioli, piselli, fave, cavolo nero, cavolo pak-choi, bietole da costa, carote, mais dolce, zucchine, cetrioli, cicorie e radicchi; peperoni, melanzane e pomodori entrano nel vivo della produzione dopo circa due mesi dal trapianto. Il maggiore tempo di attesa è compensato da fatto che questi ortaggi restano produttivi a lungo e praticamente ogni giorno è possibile allungare una mano e staccare qualche ortaggio fresco da usare in cucina: gli impazienti saranno soddisfatti!
ORTAGGI DA RECORD
- La lattuga Canasta è pronta in 25-40 giorni dal trapianto: grossi cespi con foglie dal margine dentellato bordato di rosso
- Il pomodoro Piccadilly entra in produzione presto, e produce 8-10 kg di frutti per pianta; spesso ha ancora frutti in maturazione in ottobre.
- Fagiolino nano giallo: crescita velocissima, ideale anche in vaso, raccolto abbondante
- Erba cipollina: cresce rapidamente, fiorisce e ha bisogno di pochissime irrigazioni
- Spinacio Sprinter: varietà con foglie tenere ideali anche per il consumo fresco, si cominciano a raccogliere entro 30 giorni dal trapianto.
IL CONSIGLIO DEGLI ESPERTI
Se coltivate in vaso scegliete contenitori grandi e colmateli con terriccio di alta qualità, meglio se biologico. Non occorre concimare nel primo mese dopo il trapianto.
Se invece l’orto è in piena terra, concimatelo con un prodotto organico (stallatico o altro concime biologico) e, se occorre, aggiungete in superficie qualche sacco di buon terriccio da orto.
Sia in vaso che in piena terra, un sistema di irrigazione automatico, con gocciolatori da collocare strategicamente vicino agli ortaggi aiuterà ad azzerare i tempi necessari per irrigare di, accelerando lo sviluppo delle piante che trovano a disposizione un substrato umido ma non fradicio. Esistono dei kit pronti e completi di programmatore, di facilissimo impiego.
La produzione di ortaggi da seme è consigliata soprattutto per le varietà che non sono reperibili in piantina: consultate le esposizioni di bustine per individuare ortaggi curiosi, etnici o locali.
I vasetti biodegradabili sono molto pratici: seminando in questi contenitori si ottengono piantine facili da maneggiare e da trapiantare direttamente con il contenitore, che verrà gradualmente demolito nel terreno dai microrganismi utili.