Al genere Dendrobium appartengono specie originarie di tutta l’Asia orientale, dal Pacifico all’Himalaya, Australia, e Nuova Zelanda. E’ sicuramente uno dei generi più numerosi della famiglia delle orchidee, comprendendo più di 900 specie che vivono in habitat molto differenti tra loro: a livello del mare e fino a 3500 m di altitudine, alcune in regioni a clima temperato altre dove la temperatura e l’umidità è costante durante tutto l’anno, altre nei climi tropicali.
Il Dendrobium nobile è sicuramente il più famoso in questo gruppo. Ha la particolarità di perdere le foglie durante il periodo secco di bassa temperatura che in natura coincide con l’inverno. In questo periodo infatti, non essendoci acqua e temperature sufficienti per crescere, la pianta entra in riposo vegetativo, perde le foglie e quindi risparmia le sue riserve nutritive e vive con le riserve accumulate nei pseudobulbi. Con l’arrivo del caldo e della pioggia ripristina molto velocemente le sue riserve e si prepara prepara alla riproduzione cioè alla produzione del seme (non dimentichiamo mai che le piante fioriscono per la propagazione della specie). Oltre a questa specie esistono anche ibridi ottenuti soprattutto incrociando il Dendrobium nobile con la Phalaenopsis, oppure con il Dendrobium bigibbum. Per queste orchidee il ciclo colturale è particolare ed è valido anche per gli ibridi derivati. A partire da metà autunno (novembre) e fino a metà inverno (febbraio) vanno tenute come piante da serra fredda con temperature intorno ai 10°C, in un luogo molto luminoso (nei loro ambienti naturali la luce è molto più intensa d’inverno che d’estate) e dando pochissima acqua, giusto il tanto da non farla appassire, nessuna concimazione e un’ottima ventilazione. Per la quantità d’acqua da dare ci si può regolare osservando i fusti: se vediamo che iniziano a raggrinzirsi, bisogna dare un po’ d’acqua, ma molto poca. Tanto più la temperatura è bassa, tanto minore dovrà essere l’acqua. Non appena si formano le gemme a fiore, che coincide in genere con la primavera, si può fare qualche annaffiatura sino al termine della fioritura . Quando anche l’ultimo fiore sarà caduto, sospende re nuovamente le irrigazioni fino a quando non inizieranno a spuntare le radici dai nuovi getti. A quel punto la pianta va riportata in una zona con temperature più alte e si riprende ad irrigare e concimare regolarmente. Il Dendrobium nobile può stare tranquillamente all’aperto durante la bella stagione ma deve essere abituato molto gradatamente infatti tollera il sole diretto una volta sviluppato all’aperto se acclimatato presto in primavera e se la ventilazione è eccellente.
CONCIMAZIONE
Come tutte le orchidee poiché per lo più si trovano su di un materiale inerte, gli elementi nutritivi devono essere apportati con la concimazione. l concimi vanno sciolti nell’acqua di irrigazione possibilmente non di rubinetto. Bagnare bene il substrato prima di procedere con la concimazione per evitare una eccessiva concentrazione salina.
TIPO DI TERRENO- RINVASO
Prima di procedere al rinvaso l’Orchidea va bagnata per bene per rendere le radici più elastiche ed evitare quindi le rotture. Le radici vanno ripulite di tutto il materiale che le rimane attaccato e quelle morte vanno asportate con delle lame o cesoie che avrete prima disinfettato per bene con alcool o varechina, meglio se alla fiamma. Procedete con grande cautela e cercate di disturbare il meno possibile le radici ed attenzione ad eliminare solo quelle morte. Ogni superficie di taglio va trattata con polveri fungicida ad ampio spettro che troverete nel Garden. Prima di procedere al rinvaso, lavare per bene il substrato !asciandolo in immersione per alcuni giorni in acqua in modo da eliminare la polvere presente, togliere le impurità presenti che vanno a finire sul fondo del recipiente ed assicurare così una loro perfetta idratazione. Assicuratevi sempre che il contenitore che avete scelto abbia un numero adeguato di fori di drenaggio (diversamente munitevi di attrezzi idonei per aumentarli). Dopo che l’Orchidea è rinvasata lasciatela a secco e al riparo dalla luce diretta e dagli sbalzi di temperatura per diversi giorni per consentire alle parti tagliate di potersi cicatrizzare e alle radici di adattarsi alla nuova situazione. Una volta che l’attività radicale avrà ripreso, riprendete la normale coltivazione.
Scopri gli altri consigli sulle Orchidee
Tutti i consigli di Viridea per prenderti cura delle orchidee.