Per ridurre l’impegno legato alla corretta gestione dell’orto, non servono molti accorgimenti, ma al contrario poche semplici regole di base.
Scegliere la zona adatta. Per ridurre al minimo l’impegno e la fatica necessaria a curare l’orto occorre creare condizioni opportune. La superficie della zona deve essere regolare, priva di conche in cui l’acqua possa ristagnare: provocherebbe marciumi e asfissia delle radici. Per questo motivo è opportuno non scegliere una zona a valle rispetto a un pendio: oltre al ristagno di acqua è soggetta anche alla brina, in quanto vi si crea un microclima più freddo.
Aiuole rialzate. Per ridurre la fatica si può prevedere la realizzazione di parcelle rialzate. Bastano 20-30 cm di sopraelevazione, grazie ad alcune assi di contenimento del terreno fermate da picchetti, per limitare lo sforzo dei muscoli dorsali nelle operazioni di manutenzione, diserbo o raccolta
Un po’ di tecnologia. Ove possibile, non interponete troppa distanza fra l’area coltivata e il punto di approvvigionamento d’acqua. Anche se prevedete di utilizzare un impianto automatico a goccia con una centralina, consigliabile nell’orto per ridurre i tempi destinati all’innaffiatura e consumare meno acqua, sarà spesso necessario integrare con irrigazioni manuali localizzate, con un innaffiatoio; e in ogni caso la vicinanza del punto di erogazione idrica consente di risparmiare sulla lunghezza dei tubi.
Sentieri comodi. Fra le parcelle con gli ortaggi sarà più comodo camminare su assi di legno, pietre piatte o lastre in graniglia (lasciando una decina di centimetri tra l’una e l’altra, per il drenaggio).