Peppermania ovvero, agli italiani piace hot: il peperoncino ha molte virtù e non a caso è uno degli ingredienti della classica dieta mediterranea. Sono milioni gli italiani che lo utilizzano per insaporire la pizza e i piatti di ogni tipo, spesso senza sapere che il sapore più o meno bruciante è dovuto a una sostanza, la capsaicina, che ha proprietà antiossidanti: combatte le malattie dell’invecchiamento. Il peperoncino favorisce la digestione, contrasta gli effetti di un’alimentazione troppo ricca di grassi e la formazione di cellulite. Ha un’azione antidolorifica, combatte i reumatismi e previene i problemi ai muscoli e articolazioni; conserva i capelli lucidi e sani e rende la pelle tonica ed elastica.
Il peperoncino è davvero il re delle piante da orto e da balcone: Se avete poco tempo e poca pazienza, acquistate le piantine pronte: potrete scegliere varietà con frutti strani e decorativi, persino a forma di lanterna, di berretto, di cuore…
Attenzione però al livello di piccantezza, espresso nei gradi della scala Scoville che misura il “fuoco” contenuto nei peperoncini. Alcuni, come il “Cayenna” e il “Tabasco”, sono di media piccantezza, ma ci sono varietà super hot, apprezzate da chi non ha paura del piccante estremo, come il “Moruga Scorpion Rosso” e il “Carolina Reaper”, per chi sa affrontare sapori esplosivi, talmente piccanti da entrare nel Guinness dei Primati.
Che siano quasi dolci, come gli italianissimi “Etna” e “Stromboli”, o piccanti come i celebri “Habanero”, i peperoncini si coltivano in vasi profondi, in pieno sole: originari dell’America centrale e sconosciuti prima dei viaggi di Colombo, amano il caldo e crescono rapidamente. Si innaffiano per conservare il terriccio appena umido, mai fradicio, e si concimano ogni 15-20 giorni in primavera-estate.