Il nome del colore pervinca, usato per tingere gli abiti d’alta moda, prende origine dal caratteristico azzurro-violetto del fiore di pervinca.
Cosa che sapeva bene anche lo scrittore Gadda che nel celebre romanzo Quer pasticciaccio brutto de via Merulana cita l’essenza sia come tinta che come pianta: “Le mani, bianchissime, con quelle tenere unghie, color pervinca” e ancora “Alcune primule e pervinche, consacravano a dovizione e fiorivano e iridavano il sasso, del davanzale di quella specie di finestra”.
Ferdinando Fontanella – Twitter: @nandofnt