Ci sono persone che non hanno cani e gatti in giardino e terrazzo per il terrore del rischio che gli animali possano danneggiare le piante, ma per fortuna tanti altri proprietari di giardini e terrazzi condividono allegramente lo spazio esterno con gli amici a quattro zampe, spesso più di uno. Negli ultimi anni il numero di animali domestici è aumentato sensibilmente in tutta Europa: le stime parlano di più di 200 milioni di amici a 4 zampe, ospitati in ben 75 milioni di abitazioni. I pet più numerosi sono i gatti: circa 70 milioni; i cani sono più di 62 milioni nella UE. Pare che oggi circa il 40% delle persone che hanno cortile o giardino abbiano anche uno o più cani, anche in Italia. È una metamorfosi sociale che ha le sue radici non solo nella crescita della sensibilità e dell’educazione al rispetto per gli animali, ma anche nel bisogno di avere vicino amici che riempiono la vita, aiutano a superare la solitudine e favoriscono la socializzazione.
Condividere la vita con un amico a 4 zampe, nel rispetto reciproco, è un’esperienza che rende ogni giorno speciale. Cani e gatti sanno darci tanto, chi non ha sperimentato la convivenza a volte fatica a capire quanto siano importati, utili per il nostro benessere e la nostra felicità, indispensabili per i bambini, gli anziani e le persone in difficoltà psicomotorie, fondamentali per combattere lo stress e avere amici sicuri, fedeli, affettuosi, allegri. Sanno sempre attivare un sorriso, anche quando siamo tristi e sconfortati…
Un pet garden da vivere in allegria
Terrazzi e giardini devono essere condivisi con le scelte migliori per tutti. Prima di tutto occorre ovviamente essere consapevoli delle esigenze di cani e gatti che, soprattutto da cuccioli e nella giovinezza, possono essere impetuosi; l’educazione gentile, meglio se effettuata con un aiuto di esperti in una “scuola per cani e umani”, aiuterà a ridurre al minimo i problemi. I rischi maggiori riguardano i cuccioli, di gatto ma soprattutto di cane, che sono curiosi e irrefrenabili nel loro desiderio di annusare e assaggiare. Sarebbe bene evitare di avere in giardino piante molto spinose; oppure, se già ci sono, è consigliabile arginare le esplorazioni del giovane cane con una rete robusta, opzione che in genere non ferma il gatto, comunque più abile nell’autoprotezione. Per impedire al micio l’ingresso o l’uscita da una certa area occorre creare una recinzione con una rete alta, ripiegata verso il lato in cui c’è il gatto in libertà, in modo che non risulti possibile l’arrampicata per scavalcare il confine. Anche l’orto andrebbe recintato, sia per impedire danni agli ortaggi con operazioni illecite di scavo, sempre gradite al giovane cane e a tutti i gatti.
Le piante pericolose per cani e gatti
Un ambiente a misura di animali da compagnia sarà privo anche di antiparassitari chimici: uno dei rischi maggiori è rappresentato dai granuli antilumache. Molta attenzione anche ai topicidi: se ingeriti, occorre consultare immediatamente il veterinario. Tra le piante che conviene evitare quando ci sono cani curiosi e intraprendenti ci sono il tasso (foglie e frutti tossici), l’oleandro (sia la vegetazione che i semi autunnali sono velenosi) e il ricino (ogni parte della pianta è dannosa se ingerita). Anche la cycas, se ingerita, causa nel cane una seria intossicazione e lo stesso avviene con i semi e i baccelli del glicine. Tra le altre piante tossiche ci sono l’edera, l’azalea, il ciclamino, il bosso, la calla; attenzione anche, nell’orto, ai fagioli crudi, aglio e cipolla e, fra le piante da interno, a dieffenbachia, ficus e filodendro. Attenzione anche alle bacche della vite americana, che nel cane e nel gatto possono provocare irritazione delle mucose orali.