Il pisello (Pisum sativum) è una leguminosa coltivata fin dal Neolitico, nel 7000 a.C.; viene dall’Asia sud-occidentale, ma non si conosce l’antenata spontanea delle forme coltivate.
È una pianta annuale, con radice a fittone, che si sviluppa fino a 80 cm di profondità, e con un solo stelo cilindrico esile, di lunghezza compresa tra 30 cm e 3 m a seconda delle varietà: nei piselli rampicanti da orto lo sviluppo è indeterminato, con una produzione continua e protratta nel tempo; nei piselli nani il portamento è semi-eretto e lo sviluppo determinato, per cui la produzione è piuttosto breve. La gracilità dei fusti ha come effetto che le colture di pisello tendono a prostrarsi a terra, a meno che non siano fornite di sostegni (tutori, reti) come deve accadere nell’orto. I fiori dal lungo peduncolo sono di colore bianco. Segue il baccello con i semi, normalmente rotondeggianti.
La raccolta avviene dopo circa cinque settimane dalla semina per ottenere il prodotto fresco, dopo sei-sette settimane per avere piselli da essiccare. Si esegue scalarmente, quando i baccelli appaiono rigonfi, ma i semi non premono contro la buccia.
Disponibile in molte varietà, sia con portamento nano, idoneo anche per la coltivazione in vaso, sia rampicante o semirampicante, il pisello annovera anche varietà “mangiatutto” che si consumano con il baccello: sono note come “taccole”, nane o rampicanti.
Ricchissimo di minerali e proteine, il pisello è indicato quando serve un surplus di energia per tonificare e rinvigorire l’organismo. Questi legumi sono anche indicati contro la stitichezza, per l’ottimo contenuto in fibre.
Ambiente
Il pisello è coltivabile in tutta Italia, con l’eccezione dell’arco alpino, in posizione soleggiata. I piselli nani si accontentano di filari di piccola dimensione o di vasi e cassette; i piselli rampicanti hanno bisogno di un sistema di reti a maglie larghe o di tutori a piramide alta o grigliati, sui quali salgono rapidamente.
Terreno
Gradisce terreni di medio impasto e ben drenati, perché non tollera ristagni idrici, che favoriscono marciumi, ma neanche una carenza d’acqua, che favorisce la fioritura precoce e la formazione di piselli che avranno scarsa qualità. Il vaso adeguato alla crescita di 5 piante di varietà nane misura 50 x 50 x 50 cm. Il terriccio ideale è quello specifico per orto, con un buon drenaggio sul fondo del contenitore (ghiaia o biglie di argilla).
Semina/trapianto
Va seminato quando le temperature minime sono intorno ai 10 °C, anche sotto tunnel nel periodo autunnale o inizio primavera. Può infatti essere seminato precocemente, all’inizio di febbraio nel Sud e di marzo nel Nord, perché nei suoi primi stadi di sviluppo resiste anche a temperature intorno allo zero; poi, nella fase di crescita, preferisce invece temperature di 10-20 °C.
La semina si effettua in file con distanza di 15 cm sulla fila e 50-80-100 cm tra le file, rispettivamente per i piselli nani, semi-nani e rampicanti. Per raccolti fino ad agosto, effettuare semine successive, distanziate fra loro di 15 giorni sino alla fine di giugno. Interrare il seme a una profondità di 3-4 cm, ricoprire con un sottile strato di terra e innaffiare. Allo stadio di 5 cm di altezza porre i paletti a cui fissare le reti di plastica su cui si arrampicheranno le piante, oppure i pali di sostegno normali. E’ facile trovare le piantine pronte, da trapiantare dalla primavera in poi, fino a luglio per l’ultimo raccolto preautunnale.
Acqua
Le irrigazioni devono essere moderate ma frequenti nella fase di sviluppo, regolari e più generose in estate (con l’aumento del caldo) per ottenere baccelli con semi più grossi, mai direttamente sulle foglie per ridurre il rischio di infezioni fungine: si innaffia al piede o per infiltrazione laterale (ossia sui fianchi del filare). L’irrigazione va sospesa (o ridotta) durante la fioritura.
Concime
Il trapianto deve avvenire su terreno lavorato, in autunno, incorporando una buona quantità di letame o stallatico in polvere o pellet. In seguito il pisello è praticamente autosufficiente perché è in grado di fissare direttamente l’azoto atmosferico mediante le radici.
Note
Meglio creare delle aiuole (parcelle) sopraelevate per ridurre il rischio di ristagni idrici radicali.
Abbinamenti
Il pisello, come tutte le Leguminose, arricchisce il terreno di azoto: può quindi essere consociato o seguito sulla stessa aiuola da piante ortive che richiedono molto azoto, come lattughe, spinaci e altre verdure da foglia.
Altri utilizzi
Nella rotazione colturale i legumi vanno considerati come piante “fertilizzanti”, perché apportano al terreno grandi quantità di azoto. Dopo di loro possono seguire le Solanacee (pomodoro, melanzana, peperone), particolarmente esigenti sotto il profilo nutritivo.
Varietà
Tra le varietà mangiatutto si annoverano Carouby, semi-rampicante, dai baccelli lunghi, piatti, senza filo, teneri, verde chiaro; e Bamby, varietà nana a ciclo precoce, estremamente produttiva, dal baccello largo e lungo, verde chiaro, mangiatutto, senza fili. Tra le cultivar nane ci sono Meraviglia d’Italia, a seme crespo, di spiccata precocità; e Samish, con seme crespo, ottima per la surgelazione, specie casalinga. Tra le cultivar rampicanti abbiamo Telefono, dal seme verdastro crespo, particolarmente apprezzata per l’abbondante produzione; e tra i semirampicanti Rondo, dal seme rugoso, con precocità media; e Utrillo, varietà precoce, con baccelli portati in prevalenza doppi.
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