Il Platycodon Grandiflorum fa parte della grande famiglia delle campanulacee ed è originaria dei paesi asiatici, con particolare riferimento alla Cina e Giappone. Il Platycodon è una pianta erbacea perenne dal portamento eretto e cespuglioso che raggiunge una altezza di 30/50 cm. Le foglie sono lanceolate, di colore glauco. I fiori sono a forma di campana molto allargata di circa 3 cm di dimensione. Il colore tradizionale è normalmente blu chiaro e sono riuniti in inflorescenze (racemi) terminali.
La fioritura avviene nel periodo giugno luglio, ma spesso protrae fini ad inizio autunno. Caratteristica è la presenza dei boccioli a forma di palloncino da cui si aprono I fiori. Numerose le varietà in commercio, tra cui: Album con fiori bianchi, Mother of Pearl con fiori rosa chiaro, Plenum con fiori semidoppi blu chiaro.
IRRIGAZIONE: bagnare frequentemente. ma senza eccessi, nel periodo estivo. Se la pianta è in vaso bagnare due volte la settimana circa evitando i ristagni di acqua nel sottovaso.
CURA: non hanno grandi esigenze se non la bagnatura in periodi di particolare siccità (sempre meglio bagnare la sera)
TEMPERATURA: tollera bene sia il caldo che il freddo. Con temperature sotto zero la vegetazione si secca e la pianta sembra morta ma alla primavera successiva riprende a vegetare.
ESPOSIZIONE: collocarla in una posizione soleggiata garantisce una fioritura più abbondante e prolungata.
SUBSTRATO: se viene coltivata ln vaso utilizzare una miscela di terriccio universale, torba e pietra pomice o sabbia come elemento drenante.
RINVASO: Il Platyconod si rinvasa ogni 2/3 anni ma dato che è dotata di radici particolarmente delicate, in quanto carnose è buona norma fare molta attenzione a non rompere il pane di terra e radici che andremo a rinvasare.
CONCIMAZIONE: fertilizzante bilanciato per piante da fiore ogni 20 giorni dalla primavera all’autunno.
CURIOSITÀ: I boccioli del Platycodon sono tondi come palline, nel mondo anglosassone questa pianta è infatti nota come “ballon flower”. Utilizzata nella medicina cinese tradizionale, è oggi allo studio per le sue presunte capacità di tenere sotto controllo il colesterolo.