La Propoli è un prodotto naturale conosciuto per i suoi molteplici benefici sia in campo salutare che in quello agricolo dove viene usata per proteggere le coltivazioni da svariate patologie. Ma partiamo dall’etimologia. Il nome deriva dal greco ‘pro‘ davanti e ‘polis‘ città che assume il significato di ‘difensore della città’. E così, proprio come fanno le api, l’uomo impiega la propoli per le sue preziose proprietà antibatteriche, antisettiche e antibiotiche.
Cos’è la propoli?
La propoli è un composto resinoso naturale che le api estraggono in particolare dalle conifere (pini, ginepri, cipressi e abeti), la trasformano con i propri enzimi e la usano per proteggere l’alveare dagli attacchi batterici e come sigillante per difendersi dalle avversità climatiche. Il suo contenuto ‘magico’, è un mix di resine, balsami, olii essenziali, sali minerali, vitamine, acidi aromatici e polifenoli. Viene prelevata allo stato grezzo dagli apicoltori direttamente dentro le arnie. Poi viene lavorata in base all’utilizzo finale. La composizione varia a secondo della zona e delle piante da cui le api prelevano la sostanza resinosa, per questo cambia notevolmente il colore.
Come si utilizza sulle piante?
La propoli sotto forma di estratto, venduto pronto all’uso, garantisce piante sane, belle e ricche di raccolti nell’orto e nel frutteto. In più essendo un prodotto naturale, non inquina e viene usata nell’agricoltura sostenibile insieme ad altri rimedi come l’Olio di Neem. L’estratto di Propolis in soluzione acquosa è uno dei rimedi naturali più efficaci se volete seguire una pratica di coltivazione rispettrosa dell’ambiente, particolarmente utile per combattere in particolare funghi e batteri che aggrediscono le nostre piante. Scopri la propoli nella linea PER PASSIONE, progettata dall’esperienza Viridea.
Questi sono i principali utilizzi dell’estratto di Propolis:
- Preventiva A partire dalla primavera, usata su piante ornamentali e da giardino, aiuta a prevenire l’annidarsi di muffe e forme fungine.
- Protettiva Aumenta la resistenza delle piante agli stress dovuti agli attacchi di afidi, botrite e peronospora e favorisce la cicatrizzazione delle ferite in seguito a traumi o potature.
- Rinforzante Migliora l’assimilazione dei nutrienti e aiuta lo sviluppo vegetativo delle radici, dei germogli e dei boccioli.
A cosa serve?
Come abbiamo visto, viene utilizzata come biostimolante, cicatrizzante, fitoprotettivo, antifungino e anticrittogamico ma la cosa più curiosa e interessante da sapere è che il suo aroma pungente attira gli insetti impollinatori, favorendo la fecondazione. Insomma una vera manna!
Le api, sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi e garantiscono circa il 35% della produzione globale del cibo. Vanno quindi protette evitando l’uso di prodotti chimici sulle coltivazioni.
Quante volte usare la propoli in un mese?
La propoli sulle piante ha delle modalità d’uso differenti in base al tipo di effetto che si vuole ottenere:
Azione preventiva: trattare ogni 10-15 giorni dall’inizio della fioritura fino a prima del raccolto dei frutti e dalla rottura delle gemme alla piena fioritura per le piante da fiore.
Azione protettiva: trattare in caso di bisogno e se occorre ripetere l’operazione 5-10 giorni dopo il primo intervento. Le piante trattate possono essere consumate dopo 48 ore dal trattamento.
Ultima curiosità. Ma si dice la propoli o il propoli? A volte, usato impropriamente al maschile oppure come pròpolis, dall’originale lemma greco antico è una parola femminile. Quindi è giusto dire la propoli. Lo sapevate?
Articolo realizzato in collaborazione con Silvia Magnano
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