Raccogliere, portare in tavola o conservare i prodotti dell’orto è un piacere che dà la sicurezza di avere prodotti alimentari genuini e sostenibili, che arrivano in cucina a km 0. Ecco alcuni consigli utili.
- Se orto e frutteto sono ben curati, arriverà un momento in cui si rischia di essere sommersi da verdure, erbe aromatiche e frutti. La raccolta va fatta al punto giusto di maturazione: gli ortaggi troppo ingrossati rischiano di avere polpa fibrosa o di presentare inizi di marciume.
- Un caso a parte è quello delle zucchine: basta dimenticarle per due o tre giorni e diventano oversize, gigantesche e meno saporite di quelle piccole e tenere. Potete ancora consumarle tagliandole a fettine da friggere o grigliare e condirle come una pizzetta, con formaggio e salsa di pomodoro, oppure servirle imbottite con un impasto simile a quello delle polpette, dopo aver scavato ed eliminato il cuore troppo ricco di semi.
- Se il raccolto è abbondante, oltre a regalare il surplus fresco a parenti, amici e vicini di casa è indispensabile conservare e trasformare il surplus, per beneficiare dei sapori dell’e-state durante l’inverno quando sarà un pia-cere ricordare, anche con il palato, il risultato del lavoro fatto nell’orto. Qualunque sia il sistema di conservazione scelto, occorre essere scrupolosi nella pulizia degli ortaggi, nell’igiene dei barattoli utilizzati e nei metodi di cottura, per evitare che il prodotto si deteriori, con rischi per la salute.
- Conservare gli ortaggi freschi: gli ortaggi destinati al consumo fresco possono essere conservati per 3-10 giorni a seconda della tipologia, in frigorifero durante l’estate o in una stanza fresca e preferibilmente buia nelle altre stagioni.
- Gli ortaggi da frutto (inclusi i pomodori) e quelli da radice, una volta ben asciutti, si possono stendere in cassette di legno o plastica in un luogo fresco. I pomodori ben maturi sono perfetti per il consumo fresco e per la preparazione di salse. Gli ortaggi da foglia si spruzzano con un po’ d’acqua e si avvolgono in un panno umido, non in sacchetti di plastica che accelerano il deperimento (durata massima 3-4 giorni). Sedano, porro, cardo, verza, cavolo cappuccio, carote, rape e ravanelli si mantengono fino a un mese collocando la base dell’ortaggio in sabbia inumidita, in una cantina buia e fresca. Le zucche vanno fatte asciugare in luogo aerato (non al sole), poi si conservano in cantina, girandole spesso per controllare lo stato.
- Raccolto ben fatto = Conservazione migliore
- Gli attrezzi per la raccolta comprendono, per gli ortaggi, un paio di cesoie, un paio di forbici a lama stretta e lunga, un coltello e cestini di vimini. Gli attrezzi devono sempre essere in perfetto stato, affilati e puliti.
- Il momento migliore, in estate, è nelle prime ore del mattino, quando la rugiada si è asciugata ma frutti e ortaggi non sono ancora caldi di sole. Mai raccogliere frutti e ortaggi bagnati dalla pioggia o irrigazione. Gli ortaggi da radice si estraggono tirando alla base le foglie della pianta; quelli da foglia si tagliano alla base con il coltello; in quelli da frutto si taglia il picciolo del frutto con le forbici o il coltello. I fagiolini si possono anche recidere con le dita. Gli ortaggi vanno ripuliti nell’orto, portandoli in casa già privati della maggior parte di terriccio e fogliame se non commestibile.