Gli antichi romani chiamavano viminis, vimini, i rami flessibili di alcune varietà di salice (Salix) usate per intrecciare cesti e panieri.
Questi alberi di salice, assai preziosi per l’economia del tempo, crescevano copiosi sulle pendici di uno dei sette colli della città e, per questo, l’altura fu chiamata Collis Viminalis.
Oggi il Viminale, ormai privo degli antichi e fruttuosi boschi, è noto soprattutto perché ospita la sede del Ministero degli Interni, l’istituzione della Repubblica italiana che coordina le azioni necessarie alla sicurezza dei cittadini.
Ferdinando Fontanella, Twitter: @nandofnt