Così come per i terricci, anche tra il fertilizzante esistono prodotti universali e prodotti specifici per determinate categorie di piante. I primi sono fertilizzanti che garantiscono buoni risultati sulle più comuni specie d’appartamento e da fiore, ma se si desiderano risultati eccezionali o nel caso di piante particolari (agrumi ornamentali, grasse, orchidee, acidofile, orticole ecc.) è obbligatorio orientarsi verso un fertilizzante specifico per quella categoria. Per fare un esempio, il fertilizzante per succulente contiene poco azoto e molto potassio, per evitare che crescano e per favorire la fioritura (se crescono troppo, non fioriscono): mentre somministrando alle grasse un prodotto per piante da fiore (che contiene molto azoto e molto potassio), verrà stimolata soprattutto la crescita, che ha la prevalenza sulla fioritura. Solo nel caso in cui non esista un prodotto specifico, significa che si tratta di una pianta senza particolari esigenze, per la quale è adatto un prodotto generico: per esempio, per piante verdi, piante da fiore, arbusti ecc.
I concimi biologici
Se preferite il metodo biologico di coltivazione, sono numerosi i fertilizzanti in commercio a base di sola sostanza organica, senza aggiunta di elementi minerali di sintesi chimica. Si tratta di prodotti molto validi che però, a differenza di quelli minerali, hanno un’azione più lenta: la sostanza organica, infatti, deve prima decomporsi spontaneamente in elementi minerali semplici, perché sono proprio questi a venire assimilati dalle radici. Bisogna quindi partire un po’ prima con la somministrazione ed essere regolari negli apporti, per non lasciare “scoperte” le piante a causa di una dimenticanza.
Per saperne di più: Piante, ben allevate e ben nutrite, Giardinaggio N° Marzo 2009
Foto: ©Giardinaggio
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