Arriva un pappagallo! Si ma come, quale, perché?
Come premessa in ogni caso valida possiamo dire che, se attirati dai pappagalli in genere, desidereremmo addomesticarne uno, sarà opportuno rivolgere la nostra attenzione ad un soggetto molto giovane, addirittura se possibile verso la fine dello svezzamento allo stecco, cioè a mano: in tal modo sicuramente il nostro amico si affezionerà prima e maggiormente a noi, che saremo in parte i suoi “genitori”.
Un fattore discriminante ed assai importante è rappresentato dallo spazio e dal tempo che potremo dedicare al nostro nuovo animale da compagnia; se viviamo in un modesto appartamento opteremo probabilmente per parrocchetti e pappagallini da tenere in una gabbia non esageratamente grande ed ingombrante, avendo invece più spazio a disposizione nonché una veranda o un giardino potremo valutare anche l’ acquisto di un grande pappagallo come le Ara o le amazzoni, piuttosto che un gruppo di pappagallini da voliera.
In ogni caso sarà necessario rivolgersi ad un esperto negoziante di fiducia col quale riflettere sulle esigenze del nostro nuovo e desiderato ospite oltre che sulle nostre disponibilità economiche e temporali. Specialmente se siamo principianti oltre all’aspetto estetico terremo molto in conto le esigenze dell’animale che ci ha attratti onde verificare se ciò che noi possiamo offrire al nostro pappagallo corrisponde alle sue necessità etologiche, alimentari, logistiche e di benessere psico-fisico.
Se cerchiamo un pappagallo da addestrare alla parola la scelta dovrà cadere sul cenerino, sulle amazzoni o addirittura sulle più impegnative are o sugli inconsueti cacatua. Anche dal punto di vista della maneggevolezza e dell’ addomesticamento i pappagalli di grossa taglia sono i più adatti.
Se piuttosto siamo attratti dai colori arlecchini della livrea degli psittacidi ci potremo sbizzarrire acquistando un soggetto, una coppia, o persino un gruppetto di roselle, parrocchetti, cocorite. Prendiamo ora in considerazione per prima cosa l’ alloggiamento, cioè la gabbia, che deve essere razionale e funzionale per l’ uccello e per noi che agilmente dovremo aprirla senza rischi di eventuali fughe per pulirla e per fornire cibo e acqua. In senso assoluto maggiore è la dimensione della gabbia, migliore è la vita del soggetto che vi alloggerà. Diamo allora almeno un’ indicazione circa le dimensioni minime indispensabili.
Cocorite, inseparabili, parrocchetti di 15-25 cm. di taglia si possono tenere ciascuno in gabbie di 30-40 cm. di larghezza e 40-50 cm. di altezza. Pappagallini di media taglia come le calopsitte o le roselle necessitano di una gabbia di almeno 60-80 cm. per 80- 100 cm. di altezza. Pappagalli maggiori ma dal corpo compatto perché con la coda corta come le amazzoni, i cenerini o i cacatua vogliono gabbie di 80-90 cm. per 100-120 cm. di altezza sempre preferibilmente apribili e trasformabili in trespoli.
Le grandi e superbe are hanno bisogno di gabbie almeno larghe 120 cm ed alte 150 cm o più per salvaguardare l’ integrità e bellezza della lunga coda. Il trespolo è adatto se non addirittura essenziale a tutti i pappagalli docili di media e grande taglia per permettere loro una salutare ginnastica ed un costante interessamento psicologico molto molto importante, al pari dell’ attività che dovremo concedere ad un cagnolino sano. Molto importante è che le sbarre metalliche siano di calibro e robustezza sufficiente per non essere divelte e tagliate col becco onde evitare fughe e ferite al nostro amico esotico. Per la sistemazione della gabbia eviteremo sempre le correnti d’ aria, ripareremo un paio di lati per garantire un certo riposo ai soggetti che vi abitano e, se decideremo allevare una coppia, doteremo la gabbia della cassetta nido opportuna per dimensioni prestando attenzione massima all’agganciarla con sicurezza, per evitare spostamenti della cassetta inserita nella porta e fughe degli uccelli.
Ogni gabbia andrà corredata di accessori essenziali e razionali: mangiatoie di dimensioni appropriate alla taglia dei pappagalli ed alla grandezza dei semi alimentari; beverini esterni di larghezza opportuna all’anatomia del becco; vaschette per il bagno; posatoi che permettano ai nostri pappagalli di appoggiarsi tenendo le zampe correttamente appoggiate e quindi non troppo sottili né troppo spessi, in relazione alla taglia del nostro amico.