Semplicità significa anche assecondare e comprendere i cicli delle stagioni. Ci aiuta a vivere con serenità la metamorfosi di giardino e terrazzo, accompagnandola con accenti stagionali, e a evitare di imbarcarci in progetti velleitari di prati-moquette e siepi geometriche. Questa visione più libera, un po’ “hippy e libertaria“, si associa anche a un approccio ambientale migliore, a minori consumi idrici e più in generale a un maggiore rispetto della natura. Scegliere piante molto resistenti non esclude certamente il piacere dello spettacolo e della bellezza; anzi, è quasi sempre il contrario, basta pensare a mesi e mesi di fioritura di piante “banali” come l’oleandro, la lagerstroemia o l’ibisco di Siria, o alla longevità di certe fioriture spettacolari che si ripetono per decenni (forsizia, peonia, gelsomini…). La facilità di cura, la minore fatica fisica richiesta e i minori costi di gestione di un giardinaggio “imperfetto”, rilassato e naturale, si riflettono anche sulla sua efficacia in fatto di rilassamento mentale e appagamento. La psicoterapeuta londinese Hilda Burke, autrice di molti libri divulgativi di successo, dedicati alla ricerca del benessere personale e relazionale, invita a lasciarsi andare al piacere della cura del verde per avvicinarsi a uno stile di vita più “flow”, cioè calmo e rilassato. E infatti spesso accade, quando stiamo curando il nostro verde, di non accorgersi del tempo che passa, staccando la mente dal vortice di pensieri ansiogeni che ci assalgono invece, per esempio, quando siamo alla guida di un’auto.
Ma la cura del verde deve unirsi anche al piacere di goderselo in relax e ozio, ritrovando il valore del tempo libero da condividere con la famiglia, i figli e nipoti, gli amici.
Una delle grandi difficoltà del nostro tempo è infatti quella di trovare il tempo e il modo per comunicare con le persone che ci sono care, e parallelamente di trovare amici che possano condividere le nostre stesse passioni e interessi, o anche aprirci a nuove esperienze. Ecco, il giardino e il terrazzo gestito con ritmi slow, imperfetto e accogliente, è certamente uno dei luoghi adatti a ritrovare il piacere della conversazione intima. Creare un salottino immerso fra vasi carichi di piante verdi e fiorite, o sotto un albero che regala un’ombra gentile, è un modo per recuperare i rapporti personali improntandoli a ritmi più lenti e quindi più intensi e autentici. E se intorno il verde è imperfetto, con qualche “erbaccia” (che partecipa alla biodiversità, preziose le ortiche, ad esempio, per ospitare le larve delle farfalle, pazienza. Il risultato finale comprende infatti molti valori: meno lavoro, più tempo libero, fiori e piante più resistenti, e un’impagabile dose di serenità.