E’ oggi, boom della tecnologia sostenibile, dopo un inizio piuttosto lento, causato dalle perplessità dei consumatori ancora scettici sulla reale utilità della tecnologia più avanzata in giardino e nell’orto, ora il mercato italiano del giardinaggio smart, legato alle nuove frontiere del controllo digitale e della domotica applicata agli spazi outdoor, sta mostrando risultati importanti, che sottolineano un cambiamento dell’approccio e una maggiore fiducia nelle app che possono governare non solo macchine e impianti, ma anche controllare e aiutare nella cura delle piante. In questo cambiamento entrano in gioco i nuovi giovani appassionati, che hanno maturato dall’infanzia l’abitudine a gestire il mondo digitale, ma c’è anche la forte crescita di utilizzo dei sistemi digitali nel target della terza e quarta età. Inizialmente utilizzati magari per parlare via skype con i nipoti lontani, oggi smartphone e tablet sono utilizzati con sicurezza e disinvoltura anche nella fascia di età 65-80 anni e anche dagli over 80. Sulle tecnologie mobili, questa fascia di utenti usa i social, condivide immagini, cerca pareri e consigli e impara a conoscere cosa vuol dire “device” (chi preferisce l’italiano può tranquillamente usare i termini “dispositivo digitale). Nel giardinaggio smart, le app controllano l’irrigazione, governano i sistemi di sicurezza e controllo degli spazi esterni, attivano i tosaerba a guida autonoma, fanno muovere a comando le carriole elettriche, tengono sotto controllo la situazione di carica di attrezzi a batteria come decespugliatori, tosasiepi e tosaerba; tramite un’antenna si può ottenere una connessione sicura ed efficace tra l’interno della casa e i prodotti smart che lavorano in giardino. Esistono app che consentono di controllare giorno dopo giorno lo sviluppo delle piante, anche attraverso lo scatto di foto da un sensore che poi è in grado di montarle per produrre un video: soddisfazione massima per l’orticoltore e giardiniere che può assistere alla nascita e crescita del suo verde visualizzando le fasi accelerate. Esistono device che, attraverso un sistema di vibrazioni sonore, favoriscono la distribuzione del polline senza disturbare le api e anche che misurano le qualità chimiche del suolo, fornendo indicazioni per migliorarlo in funzione delle piante scelte. Un mondo da scoprire, che cambia e si aggiorna giorno dopo giorno: non c’è scelta, occorre restare connessi…
Smart Gardening, boom della tecnologia sostenibile
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