Ecco tutti i segreti della stella di Natale (Euphorbia pulcherrima), la pianta forse più rappresentativa delle feste Natalizie.
Origine: Messico del Sud; fu l’ambasciatore americano Joel Roberts Poinsett, appassionato botanico, a introdurla negli USA nel 1828; in Italia si è affermata come pianta natalizia solo a partire dagli anni ‘70.
Difficoltà di coltivazione: facilissima, adatta anche a chi ha poca esperienza
Trapianto: meglio farlo a fine inverno utilizzando un terriccio universale di alta qualità
Periodo di fioritura: da novembre a febbraio, con piccoli fiori circondati da brattee (foglie) colorate, anche doppie
Esposizione: luminosa, al riparo dal sole
Temperatura: può stare all’aperto da giugno a settembre, tutto l’anno nelle zone d’Italia con clima molto mite. In casa l’ideale è una stanza sui 18 °C, al riparo da correnti d’aria e da porte e finestre aperte spesso
Innaffiatura e umidità: ogni volta che il terriccio è quasi asciutto; non deve rimanere disidratato né fradicio, la frequenza di innaffiatura dipende dalle condizioni ambientali. Porre il vaso su un largo sottovaso con un letto di biglie d’argilla immerse in un velo d’acqua.
Concimazione: ogni 15 giorni quando ha le foglie colorate, si può usare un concime universale; in estate è sufficiente un prodotto per piante verdi ogni 20 giorni
Dopo le Feste: quando la pianta perde le brattee colorate, dopo le Feste, accorciate i rami e collocate la pianta in luogo tiepido e luminoso, mantenendo il terreno quasi asciutto per circa un mese; da fine aprile vive bene all’aperto in ombra, dove produrrà molte foglie. Da inizio ottobre trasferire la pianta in ambiente decisamente fresco con minimo 14 ore di buio: rifarà qualche foglia colorata.
Non solo rossa… Oggi le stelle sono disponibili in tante sfumature e colori. Si passa dal bianco al rosa, dal rosso a screziate in ogni sfumatura.