Quando le temperature si fanno roventi (come ad esempio in estate, ma ultimamente, non solo…), occorre mettere in campo tutte le strategie utili a ridurre il disagio e ritrovare energia: ecco alcune soluzioni naturali che rinvigoriscono l’organismo aiutandoci a risentire meno degli effetti dell’afa.
Temperature da Sahara? Mangiare bene è un aiuto importante
36, 37, 38 ma anche 40 e 41 se non di più: numeri che fanno paura e che raccontano con chiarezza il riscaldamento globale, aggravato, per chi vive in zone urbane, dal cemento che favorisce il surriscaldamento. Solo la natura può venirci in aiuto, e sono proprio i cibi naturali ad aumentare le risorse nel nostro organismo, riducendo la debolezza, l’affaticamento e il conseguente nervosismo che ognuno di noi ben conosce quando fa troppo caldo. Mangiare correttamente è fondamentale per sentirsi meglio: mangiare poco e spesso, scegliendo tanta frutta e tanta verdura meglio se cruda o comunque con cotture semplici, contribuisce a farci recuperare liquidi e sali favorendo una rapida digestione. Chi ha l’orto è un privilegiato, ma in mancanza di una generosa fornitura di ortaggi estivi a metri zero ci sono sempre mercatini e supermercati, comprando con attenzione i prodotti di stagione e di produzione locale e preparando magnifiche insalate miste multicolor con fiori commestibili come quelli del nasturzio, in pieno fiore proprio quando fa caldo. Il cibo influisce anche sull’abbronzatura: frutta e verdura di stagione come carote, albicocche, melone giallo, pesche, pomodori, peperoni, lattuga e radicchio sono alleati della nostra pelle, in quanto ricchi di provitamina A, che aiuta l’epidermide a reagire meglio quando è esposta al sole.
Bevande detox fresche e leggere che regalano energia
Quando alle bevande, anche qui entrano in gioco frutta e verdura. Spremute, centrifugati, frullati, frappé e smoothies (un succo di frutta e/o verdura cremoso, schiumoso e freddissimo) sono un’ottima soluzione per reintegrare sali, vitamine e quindi energie nel nostro organismo, magari anche in forma di kompot. È una bevanda disintossicante e rinfrescante, analcolica, tipica dell’Europa dell’Est: oggi molto di moda, viene ottenuta da frutta bollita e insaporita anche con erbe aromatiche.
Le erbe rinfrescanti
Aromatiche e officinali sono una miniera di benessere anche quando si tratta di prevenire e combattere gli effetti del caldo. Coltivarle in balcone e terrazzo o giardino è davvero facilissimo e basta allungare una mano per raccogliere le foglie e preparare una tisana da servire tiepida (sembra strano, ma è perfetta per combattere il caldo) o anche gelata se proprio abbiamo bisogno di una botta “fredda”. Menta, melissa, basilico, rosmarino, salvia e finocchietto o aneto sono perfette in questo ruolo, e ad esse si possono aggiungere spezie come curcuma e zenzero o succhi di agrumi freschi, in particolare limone, pompelmo e lime: un aiuto per ritrovare energia.
Il verde intorno a noi… anche per combattere il caro-bollette
Certo, è difficile rinunciare al climatizzatore, ma i consumi energetici possono farci riflettere sulle alternative: il raffrescamento delle zone urbane passa anche attraverso l’aumento del verde. Mille mq di prato riportano in atmosfera 2.500-3.000 litri d’acqua in forma di evapotraspirazione, aumentando quindi l’umidità e riducendo sensibilmente il calore. Se la casa è avvolta da rampicanti o rivestita da pareti inverdite (esistono moderne tecnologie ampiamente testate in tutto il mondo), si ottiene un maggiore isolamento termico degli edifici e una migliore qualità dell’aria, e si riduce il consumo energetico, spendendo quindi molto meno. In particolare, le pareti verdi di ultima generazione utilizzano un sistema a griglia che dista qualche centimetro dal muro: questa intercapedine tra la parete verde e la facciata della casa aumenta ancora di più l’effetto di riduzione sia della temperatura estiva che di quella invernale. Insomma, contro il caro-bollette è proprio la natura che ci viene incontro: l’architettura naturale è la strada per il futuro nelle nostre città, unitamente a un impegno collettivo non più rimandabile.