La voglia di sentirci più vicino alla natura nasce anche dall’aver sperimentato, del tutto involontariamente e anzi, spesso, con una buona dose di disagio, un modello di vita più semplice, meno bisogni, meno necessità di apparire, meno consumi superflui, meno viaggi. Basta pensare che il repentino sviluppo degli incontri e riunioni online, insieme allo smart working, ha fatto risparmiare volumi globali enormi in termini di chilometraggio di auto e quindi di consumi energetici. Ed ecco emergere dunque, da tutto questo, l’essenza di un nuovo approccio alla vita, composto dal desiderio di salute nostra, delle persone che amiamo e della comunità, e dalla volontà di riscoprire il mondo naturale anche attraverso le percezioni sensoriali, attraverso il nostro corpo. E dunque il boom della bici (vendite in crescita del 20-30% secondo le zone, più in città che in campagna) con il diffondersi di una maggiore mobilità sostenibile, snella, veloce e muscolare. Parallelamente c’è il boom dell’escursionismo e della vita outodor: i progetti di viaggi e vacanze si orientano verso situazioni che offrono esperienze nella natura. Tantissime persone hanno scoperto o riscoperto la voglia di camminare, di svolgere attività rigeneranti immerse nel verde, nei parchi e nei giardini.