Un’Orchidea di nome Vanda

Un’Orchidea di nome Vanda

La prima cosa che ci colpisce quando guardiamo le orchidee Vanda, oltre all’esagerata bellezza dei fiori, sono le radici aeree che fluttuano nel vuoto. Una tecnica colturale inventata da qualche botanico stravagante? No, semplicemente, come la maggior parte delle orchidee, anche la Vanda fa parte delle piante epifite. Questa categoria di vegetali, per sopravvivere non ha bisogno di terriccio dove far sviluppare le proprie radici ma prosperano aggrappate alla corteccia di altre piante che utilizzano solo come supporto per crescere senza sottrarre loro alcun nutrimento. Con le radici carnose assorbono l’acqua piovana e l’umidità che trovano nelle foreste tropicali, loro habitat naturale. Al genere Vanda appartengono circa 80 specie, originarie dell’India, Indonesia e Australia. Si distinguono per la conformazione delle foglie: tra le più diffuse troviamo quelle nastriformi come la V. sanderiana, dalle foglie piatte e quelle cilindriche come V. teres, poco diffuse e molto difficili da coltivare in casa.

COLTIVAZIONE NELLE NOSTRE CASE
Possiamo decidere di tenerle appese con un cordino per ammirare meglio la loro struttura oppure coltivarle in un basket con la corteccia di pino o, se amate lo stile minimal, all’interno di un grande vaso trasparente.
Luce
La posizione ideale è vicino alla finestra dove prendono molta luce purché, filtrata dalle tende anche se, durante l’inverno, amano essere baciate dal sole per qualche ora al giorno. Mentre, dalla primavera in poi, vanno tenute in un luogo luminoso e ventilato ma lontano dai raggi cocenti del sole. Prediligono le zone ombrose e umide. Perfetti, sono i porticati o sotto le grandi piante.
Temperatura
Nei mesi estivi riescono a sopportare temperature sino a 30°C se vengono vaporizzate quotidianamente. Durante l’inverno, quando sono in casa, l’ideale è tra i 15°C e i 20°C. Se invece sono in un locale non riscaldato e la temperatura scende sotto i 10°C, non sopravvivono al freddo.
Concime
Dalla primavera, all’estate, somministrare ogni 10 giorni un concime radicale specifico per orchidee da diluire in acqua. Oppure usare un ricostituente a goccia a lento rilascio pronto all’uso indicato anche negli altri periodi dell’anno.
COME E QUANDO SI INNAFFIA
Quando fa caldo, ogni giorno, vaporizzare la pianta appendendola nella doccia o se è ancorata all’aperto, bagnare con l’innaffiatoio e mettere sotto un secchio per raccogliere l’acqua.
Immersione delle sole radici in un grande secchio con acqua per circa 30 minuti, ogni due giorni in estate, mentre una volta alla settimana nelle altre stagioni. Dopo il ‘bagno’, è importante far defluire l’acqua in eccesso tenendola sempre sopra il secchio a gocciolare. Evitare di bagnare i fiori.
Fioritura
Fiorisce più volte all’anno se concimata e coltivata in un ambiente caldo, umido e luminoso. In base alla specie, alcuni fiori hanno una dolce fragranza, mentre altri ne sono privi. Se preferite dribblare la coltivazione ma non volete rinunciare ai fiori, si trovano in commercio quelli recisi venduti con le fialette d’acqua che garantiscono una lunga durata.

Articolo realizzato in collaborazione con Silvia Magnano

 

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